Regolarizzazione

REGOLARIZZAZIONE

Con il decreto legge 19 maggio 2020 n.34 Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 – chiamato anche Decreto Rilancio – è stato inserito nell’ordinamento l’emersione del lavoro irregolare. 

In particolare l’art.103 “Emersione di rapporti di lavoro” riguarda sia la regolarizzazione di rapporti di lavoro già in essere che di situazioni di soggiorno irregolare per i cittadini stranieri con permessi di soggiorno scaduti dal 31 ottobre 2019. Ha infatti previsto la possibilità:

  • per il datore di lavoro italiano o straniero di sottoscrivere un nuovo rapporto di lavoro subordinato o di dichiararne uno irregolarmente instaurato con cittadini italiani o stranieri presenti sul territorio nazionale prima dell’8 marzo 2020;
  • per gli stranieri con permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019 di chiedere un permesso di soggiorno della durata di sei mesi.

I settori lavorativi interessati nello specifico sono :

  • agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e acquacoltura e attività connesse;
  • assistenza a persone non autosufficienti;
  • lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare.

Il decreto interministeriale 27 maggio 2020 in attuazione dell’art.103 del d.l. n.34/2020 disciplina le modalità per la presentazione delle domande di emersione di rapporti di lavoro dei cittadini stranieri, italiani e dell’Unione europea, e per le domande di permesso di soggiorno temporaneo.

Due differenti procedure regolano la presentazione delle domande agli uffici del ministero dell’Interno in base ai soggetti interessati: una è attivata dal datore di lavoro ed è gestita dallo Sportello Unico Immigrazione, l’altra è attivata dal cittadino straniero, con permesso di soggiorno scaduto a partire dal 31 ottobre 2019. Non è previsto un click day: le domande possono essere presentate dal 1 giugno al 15 luglio.

Riteniamo che con l’introduzione di questa misura nel nostro ordinamento si sia fatto un importante passo avanti verso la tutela dei diritti. Tuttavia la consideriamo una norma positiva ma parziale: positiva rispetto al drammatico problema dei migranti sfruttati in agricoltura e di quanti lavorano nelle nostre case, ma una norma che avremmo voluto più avanzata e che, così strutturata, darà risposte solo a una parte di chi vive ai margini in Italia. Molti dei quali divenuti irregolari a causa dei Decreti Salvini.

Il limite più evidente consiste nell’ampiezza della platea destinataria tali misure: la regolarizzazione si applicherà infatti esclusivamente ai lavoratori impiegati nell’agricoltura, nei servizi domestici e di cura, lasciando senza alcuna possibilità di legalità le migliaia di persone che lavorano nell’edilizia, ristorazione, logistica, commercio e in tanti altri settori produttivi.

Inoltre, il rilascio di un permesso di soggiorno per ricerca occupazione semestrale, ma solo per chi ha un permesso di soggiorno scaduto e non rinnovato o convertito dopo ottobre 2019 e che possono dimostrare un precedente lavorativo nei settori dell’agricoltura e lavori domestici, è un’accezione troppo ristretta che lascia fuori decine di migliaia di persone che in Italia hanno investito molto e stavano costruendo un percorso positivo di integrazione.

Di seguito una serie di materiali utili tra cui la nostra posizione integrale. In particolare, al fine di chiarire le modalità e i requisiti necessari richiesti per facilitare le operazioni e garantire il buon esito della procedura, abbiamo preparato una scheda tecnica che illustra le due procedure possibili e delle infografiche illustrative

LINK UTILI
Per il sito del Ministero dell’Interno dedicato, clicca QUI.
Per le schede illustrative del Ministero, clicca QUI.
Per le Circolari del Ministero, clicca QUI e QUI.
Per la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate, clicca QUI

Per la nota dell’INPS, clicca QUI.

APPROFONDIMENTI

SCHEDA TECNICA

POSIZIONE CIR

INFOGRAFICHE