Regolamento Dublino

È necessario che l’Europa riveda profondamente il suo sistema d’asilo, superando in primo luogo le ristrette regole fissate dal Regolamento Dublino.

Il principio generale alla base del Regolamento Dublino III è che la competenza per l’esame di una domanda di protezione internazionale ricade sullo stato Membro che ha concesso l’ingresso (legale o illegale) sul territorio dell’Unione. Questo principio può essere derogato solo nel caso in cui siano applicabili criteri gerarchicamente prevalenti, del tutto residuali a causa della rigidità e ristrettezza con cui sono stati stabiliti: il ricongiungimento familiare (possibile però solo per persone sposate e con figli minorenni – solo se non sposati  o con genitori dipendenti e non autonomi); il criterio dell’ingresso regolare (se un paese ha rilasciato un visto o ha concesso un ingresso legale).

Questo sistema ha infatti dimostrato la sua totale incapacità di fornire risposte adeguate rispetto:

1. alle esigenze dei rifugiati che hanno vissuto situazioni drammatiche ai confini e dentro l’Europa. Famiglie divise e richiedenti asilo in eterno movimento alla ricerca del diritto di protezione e accoglienza;

2. alle esigenze degli Stati frontalieri che in alcuni momenti storici si sono trovati ad affrontare afflussi massivi via mare (come quelli che hanno investito nel 2015/2016 l’Italia e la Grecia);

3. alle esigenze dell’Unione Europea che ha visto mettere in discussione uno dei suoi principali Acquis, ovvero lo spazio comune Schengen con una temporanea e progressiva chiusura delle frontiere interne.

Il Regolamento e la sua applicazione, a volte miope, impattano tragicamente sul benessere dei richiedenti perché non sono sufficientemente valorizzati i legami familiari (concetto di famiglia troppo restrittivo, le prove dei legami familiari sono molto onerose), né le vulnerabilità e le condizioni di salute.

Nel 2017 a fronte di 706.913 domande d’asilo presentate a livello comunitario, solamente 21.464 persone sono state effettivamente trasferite tramite il Regolamento Dublino.

Il Regolamento Dublino, che rischia di far saltare le frontiere interne dell’Unione, che ha ridisegnato gli scenari politici dei Paesi europei degli ultimi anni e per la cui applicazione viene impiegata una enorme quantità di risorse, interessa effettivamente solamente il 3% dei richiedenti asilo che arrivano in Unione Europea.

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