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La violenza di genere, che colpisce più frequentemente le donne, viene riconosciuta a livello internazionale quale violazione dei diritti umani. Vi sono donne soggette ad abusi per aver trasgredito alle norme sociali o culturali della propria società di appartenenza, donne vittime di matrimonio forzato, violenza domestica, stupro o mutilazioni genitali.
Come documentato da ricerche sul tema e dalle esperienze degli operatori del settore, almeno il 50% delle donne che hanno visto riconoscersi un tipo di protezione ha subito una forma di violenza di genere nei paesi di origine o nei paesi di transito.
La violenza per le donne in fuga rappresenta al contempo una costante e una variabile della loro esistenza, un’esperienza drammatica che inizia nel paese di origine e che cambia forma durante la fuga e nel paese di accoglienza.
Con i nostri progetti vogliamo contribuire alla corretta e precoce identificazione delle donne vittime di violenza nell’ambito della procedura di protezione internazionale, metter in atto meccanismi volti alla loro protezione e adottare misure finalizzate al loro recupero fisico, psicologico e sociale attraverso un approccio multidisciplinare.
Ente Finanziatore: REC – Right, equality and citizenship programme
Periodo di implementazione: Gennaio 2021 – Dicembre 2022
Budget CIR: €99.959,40
Obiettivi del progetto: il progetto SARAH ha l’obiettivo di accrescere la consapevolezza – tra i policy-makers di quattro Stati membri dell’Unione Europea – sulla violenza di genere, sui diritti delle vittime tra la popolazione migrante e sulle sfide che queste persone devono affrontare per accedere ai servizi di assistenza. Il progetto ha inoltre ha lo scopo di sviluppare strumenti per migliorare l’accesso delle donne migranti vittime di violenza di genere ai servizi di sostegno.
Il progetto si basa sui risultati di un altro progetto finanziato dall’Unione Europea che ha identificato un metodo di consulenza per le donne rifugiate vittime di violenza di genere (CCM-GBV) implementato tra il 2017 e il 2019 che include un MANUALE e dei materiali di formazione sviluppati nel corso del progetto. Obiettivo del progetto è che i risultati siano di ispirazione per i governi e le organizzazioni al fine di proteggere e assistere meglio le donne migranti, per ridurre il rischio di fenomeni di violenza di genere e per migliorare le risposte di quanti offrono servizi legati a questo fenomeno.
Attività del progetto: Le attività del progetto si svolgono i 4 stati membri dell’UE: Germania, Grecia, Finlandia e Italia. Il progetto è coordinato dall’European Institute for Crime Prevention and Control (HEUNI) e da altri partner come il Consiglio Greco per i Rifugiati (GCR) il SOLWODI Deutschland e.V, il Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR) e il Setlementti Puijola in Finlandia. E’ previsto:
Nell’attuazione del progetto ci siamo impegnati a rispettare i seguenti principi:
Risultati del progetto:
This project is funded by the Rights, Equality and Citizenship Programme (REC 2014-2020).
Ente Finanziatore: Commissione Europea – Fondo AMIF
Periodo di implementazione: Gennaio 2020 – Gennaio 2022
Valore complessivo del progetto: €335.401,13
Capofila: Forum Refugies – Cosi (Francia)
Partner:CIR, Immigrant Council of Ireland (Irlanda), Organizace Pro Pomo Uprchlikum ZS (Rep.Ceca), Commission des Eglises Aupres des migramts en Europe Aislbl (Belgium).
Obiettivo del progetto:Il progetto intende favorire l’identificazione di rifugiati e beneficiari di protezione sussidiaria vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale e lavorativo (donne ed uomini) allo scopo di individuare i loro bisogni specifici in relazione ai processi di integrazione nella società di accoglienza con un approccio mirato alle loro situazione specifica. il progetto propone di analizzare il nesso fra la protezione internazionale e il traffico di esseri umani attraverso il prisma dei bisogni specifici dei beneficiari di protezione internazionale vittime della tratta a scopo sessuale e lavorativo. Si mira inoltre a fornire alle autorità nazionali e alle organizzazioni della società civile gli strumenti per affrontare le questioni trasversali dell’integrazione (protezione, alloggio, riabilitazione, accesso al mercato del lavoro, formazione, inclusione, sostegno psicosociale e sicurezza) e per migliorare le relazioni e il partenariato con le altre organizzazioni. Tale strumento saranno un toolbox europeo e nazionale (tarato ad hoc per ciascun paese partner secondo quanto emerso dalla ricerca), che consentirà ai professionisti di settore di individuare e rispondere quanto più efficacemente ai bisogni e alle esigenze specifiche dei beneficiari.
Principali attività:
Prodotti di progetto nazionali:
Prodotti di progetto europei: