Un’analisi del Protocollo Italia-Albania approvato ieri dal Parlamento Albanese

Il Parlamento albanese ha approvato l’accordo stretto con l’Italia lo scorso 6 novembre con il quale l’Albania si impegna a concedere all’Italia l’uso di alcune aree del suo territorio per realizzare due strutture per la gestione dei migranti salvati a seguito di operazioni di soccorso in mare. Le spese di costruzione e gestione di tali strutture saranno a carico del nostro Paese e la giurisdizione vigente in quei territori sarà quella italiana.

Pochi giorni fa anche il nostro Senato ha approvato il Disegno di legge di ratifica ed esecuzione del Protocollo, come aveva già fatto la Camera lo scorso 24 gennaio.

Abbiamo realizzato un’analisi delle principali criticità ricostruendo quanto stabilito nel Protocollo, nel Disegno di legge e attraverso le dichiarazioni del Governo.

Ci sembra un piano fumoso, ambiguo e particolarmente controverso che mette a rischio l’intera procedura di asilo come la conosciamo ora e come tutelata dal nostro ordinamento a costo di delocalizzare la gestione di una parte delle richieste di asilo fuori dai confini italiani.  Con gravi conseguenze sui diritti e sulla vita delle persone in cerca di protezione.