Welcome home: la storia di Veronika

Alle 4 del mattino del 24 febbraio 2022 Veronika sente una forte esplosione causata da un missile lanciato sull’aeroporto di Boryspil, una città ucraina situata nell’oblast di Kiev nel nord del Paese, dove viveva con la sua famiglia.

Da quel momento, ci racconta, la sua vita è cambiata radicalmente.

Ha 21 anni e studia canto al Conservatorio di Kiev. Un mese dopo quella forte esplosione, Veronika si trova rifugiata in Italia senza conoscere la lingua, senza la famiglia, senza amici, senza soldi e alcun piano per il futuro.

Fortunatamente trova accoglienza in una famiglia italiana di Gorizia che la aiuta a superare il trauma causato dal conflitto.

Si rivolge allo sportello del CIR attivato nelle città di Udine, Gorizia e Trieste per far fronte all’emergenza.

Le nostre operatrici legali le forniscono assistenza legale nell’ottenimento dei documenti e per il riconoscimento della protezione temporanea.

Grazie all’erogazione di fondi per l’istruzione e l’integrazione Veronika viene sostenuta nella sua domanda di ingresso al Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste e, una volta ammessa, il CIR sostiene le spese collegate al suo percorso tra cui un tablet per lo studio degli spartiti musicali.

A coronamento di questo percorso, a giugno di quest’anno, Veronika ha organizzato, con il sostegno del CIR e di IRC, un concerto dedicato al dramma della guerra e all’importanza dell’accoglienza e della solidarietà intitolato “Storia d’Amore a Trieste” e realizzato da un gruppo che lei stessa ha fondato e composto da giovani musiciste rifugiate ucraine in Friuli Venezia Giulia. Esibizioni di canto, violino, pianoforte e la tipica bandura – strumento musicale tradizionale ucraino – si sono intervallate con momenti di letture estratti di poesie e testi letterari con un unico filo conduttore: il passaggio dalla disperazione della guerra alla speranza per un futuro di rinascita.

È stato un momento particolarmente emozionante accolto da Casa della Musica di Trieste e che ha visto la partecipazione di quasi 100 persone appartenenti alla comunità ucraina presente in città ma anche cittadini e cittadine di Trieste.

Tutto questo è stato possibile anche grazie al progetto Welcome Home finanziato con i fondi 8×1000 della Presidenza del Consiglio dei Ministri.