Ricongiungimento familiare: si dal Tribunale di Roma anche con figli non biologici

È stato accolto il ricorso di L. rifugiato togolese, presentato dal nostro Avv. Eugenia Barone Adesi, che aveva richiesto il ricongiungimento familiare con la figlia S. che, al test del DNA, non  era risultata sua figlia biologica.

L. aveva riconosciuto alla nascita la figlia, prendendosene cura e sostenendola nel corso di tutta la sua vita.

Il Tribunale di Roma ha riconosciuto che ci si trovava di fronte a un nucleo familiare stabile.

E che il ricongiungimento con la sola moglie e figli biologici, stava violando il diritto della figlia al sostentamento e all’unità familiare, in contrasto con il suo superiore interesse.

Il giudice inoltre evidenzia che non può ricorrersi in automatico al test del DNA, ma solo come ultima ratio  in mancanza di documenti ufficiali sul legame di parentela e qualora non possano essere portati altri elementi di prova (dichiarazioni orali o scritte dei richiedenti, colloqui con familiari, materiale audiovisico o fotografico, invio di soldi per sostentamento)  e permangono seri dubbi o esistono seri indizi per comportamenti fraudolenti.

Un principio fondamentale nelle attività di sostegno al ricongiungimento familiare.

Clicca QUI per la sentenza.