I MSNA che arrivano in Italia: un esempio di isolamento fiduciario e prima accoglienza a Trieste

Nell’ambito del progetto Strengthening guardianship system in Sicily and legal information at the northeast border, finanziato da UNHCR, abbiamo raccolto la testimonianza di Michela Grassi, la coordinatrice delle strutture per accoglienza dei MSNA in isolamento fiduciario di Agenzia Sociale 2001 Soc. Coop. che gestisce 3 centri dedicati a Trieste.

In questi centri dal mese di aprile a fine luglio sono stati accolti 198 msna e sono state garantite 2.475 accoglienze giornaliere. 

Solo dal 27 luglio al 6 agosto Agenzia Sociale 2001 ha accolto nelle sue strutture per l’isolamento 36 ragazzi provenienti dall’Afghanistan, 4 dal Pakistan, 12 dal Kosovo e 5 dal Bangladesh. Tutti reduci da The game

In queste comunità di passaggio, l’aspetto fondamentale è l’accoglienza e l’accudimento sanitario non il percorso educativo. Ma non per questo meno importanti: un primo contatto con l’Italia dove le parole chiave sono fiducia e accoglienza. E rispetto delle necessità sanitarie imposte dal Covid-19.

Come conclude Michela “Per 14 giorni abbiamo fatto un viaggio assieme a loro, i messaggi che ci hanno lasciato su un pezzo di carta o su un tovagliolo, sono un segno della loro gratitudine per aver ridato loro una dignità che forse avevano perso”.

Si può organizzare una prima accoglienza dignitosa e rispettosa anche nei tempi del COVID. Lo si deve fare.

QUI la testimonianza di Michela Grassi.

QUI il report delle accoglienze in isolamento fiduciario.