La Bellezza dell’Integrazione: il progetto a Lecce

Il Consiglio Italiano per i Rifugiati e il Teatro Pubblico Pugliese, in stretta sinergia con il Polo Biblio-Museale di Lecce, realizzeranno sul territorio leccese il progetto La Bellezza dell’Integrazione, finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020, con l’obiettivo di promuovere l’inserimento socio-culturale dei titolari di protezione internazionale attraverso pratiche e attività culturali partecipative che rilancino nuove opportunità d’inserimento lavorativo.

L’intervento è sviluppato sul territorio nazionale dal Consiglio Italiano per i Rifugiati insieme ad un team eterogeneo di associazioni e realtà culturali attive sul territorio nazionale: Società CoopAcai Phoenix, Fondazione Franco Verga C.O.I, Isola Quassùd, Roma Capitale – Dipartimento Turismo, Formazione Professionale e Lavoro Direzione Formazione Professionale e Lavoro , Teatro Pubblico Pugliese Consorzio Regione per le arti e la cultura . Collaboreranno al progetto anche l’Associazione Amici del FAI e Officine Culturali.

Il progetto, rappresenta per questo territorio la naturale prosecuzione del precedente “MUSEI ACCOGLIENTI- Verso nuovi orizzonti interculturali”, finanziato della Regione Puglia – Assessorato all’Industria turistica e culturale, conclusosi nell’aprile del 2019, con il quale sono stati messi a punto strumenti innovativi di valorizzazione del patrimonio dei poli Bibliomuseali della Regione Puglia ed in particolare del territorio delle province di Lecce e Brindisi, consentendone una fruizione allargata ai migranti e rifugiati presenti nei rispettivi territori.

Scopo del nuovo progetto sarà quello di accompagnare 120 titolari di protezione internazionale in percorsi individuali per l’autonomia socio-economica, attraverso il rafforzamento delle competenze in ambito culturale per l’acquisizione di capacità trasversali propedeutiche all’occupazione nel settore turistico-culturale. Il progetto mira inoltre a promuovere il loro accesso alla vita culturale e sociale del nostro Paese, dando loro uno spazio e una voce per attivare un dialogo con le comunità locali. Tutto questo al fine di sperimentare servizi e opportunità per la crescita lavorativa, culturale e sociale dei titolari di protezione internazionale.

Il progetto muove le mosse dal presupposto che le nuove narrazioni museali che si sviluppano dall’incontro interculturale sono un valore aggiunto per la comunità e il nostro territorio, nonché una necessaria valorizzazione del portato di chi cerca protezione nel nostro Paese, oltre che una nuova sfida nella direzione della integrazione socio-economica.

L’intervento si sviluppa nei territori di Roma città metropolitana e Provincia (Roviano), nelle città di Milano, Lecce e Catania.

Sul territorio di Lecce sarà organizzato un corso di formazione in collaborazione con gli operatori del Polo Biblio-museale e del Teatro Pubblico Pugliese con comprovata esperienza nella gestione e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale. Il Consiglio Italiano per i Rifugiati, individuerà i partecipanti e li accompagnerà in questa nuova avventura mediante l’ausilio dei propri operatori. A beneficiarne saranno 15 titolari di protezione internazionale (rifugiati e protetti sussidiari), che dovranno far pervenire le loro domande di partecipazione entro il 22 luglio, con le modalità previste dalla call che potrete reperire sul sito del CIR, del TTP e del Polo Biblio-museale di Lecce.

I percorsi formativi non rilasceranno un titolo professionale, ma orienteranno i beneficiari verso le professioni del turismo culturale, li formeranno sulla gestione museale e sul patrimonio delle città e dei siti coinvolti. Per la partecipazione alle attività progettuali è prevista un’indennità di frequenza. Insieme svilupperanno progetti, sosterranno i programmi già intrapresi negli ultimi anni dal Polo all’insegna di un museo sempre più proiettato verso il dialogo tra le culture, le geografie e i generi artistici.

Come nasce un progetto espositivo e come si allestisce un’installazione d’arte contemporanea? Come ci si relaziona con il pubblico di un museo e quali sono gli ambiti legati alla comunicazione delle mostre? Questi alcuni dei temi paradigmatici al centro del percorso.

Tra i primi progetti in cantiere, l’installazione di un’opera dell’artista Nicola Genco all’ingresso del Museo Castromediano, che sarà allestita al posto della Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto, opera cardine della storia dell’arte del Novecento, simbolo della convivenza delle diversità, della bellezza dell’integrazione.

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