Cosa ci dice Frontex sugli arrivi in Ue

Frontex ha pubblicato una fotografia dei flussi migratori e, in particolar modo, di come siano cambiate le cifre nell’intercettazione degli illegal border crossing. L’analisi prende in considerazione le 4 principali vie d’ingresso in Europa, sia marittime che via terra, ovvero: il Mediterrano orientale, centrale, occidentale e l’area dei Balcani occidentali. 

L’andamento degli attraversamenti delle frontiere è molto vario a seconda dell’area geografica presa in considerazione.

Nelle aree del Mediterraneo orientale e occidentale gli illegal border crossing sono precipitati:

  • Mediterraneo orientale: questa zona, benchè rappresenti ancora la via privilegiata per entrare in Europa, presenta un decremento del 58% rispetto alla quantità di illegal border crossings rispetto al mese precedente, raggiungendo la cifra di circa 3400, non lontana dal numero che Frontex aveva presentato nel rapporto di gennaio 2019. La Eastern Mediterranean migratory route rimane il corridoio privilegiato, a livello di nazionalità, dagli Afgani – i quali rappresentano all’incirca la metà di quanti provano a superare il confine e ad entrare – seguiti da Siriani e da Turchi.
  • Mediterraneo occidentale: un decremento simile di illegal border crossings è rilevabile nella rotta attraverso il Mediterraneo Occidentale dove gli arrivi sono crollati di circa un quarto rispetto a dicembre 2019 raggiungendo la cifra di 1150, ovvero un totale del 72% in meno rispetto ai dati riportati nel rapporto di gennaio 2019. Su questa rotta gli Algerini rappresentano la nazionalità preminente.
  • Balcani occidentali: anche per quanto riguarda i dati riferiti alla rotta attraverso i Balcani Occidentali, gli attraversamenti illegali di frontiere sono stati più di 2000 nel mese di gennaio 2019, tuttavia meno della metà del totale riportato nel mese precedente. La nazionalità predominante di migranti rimane quella siriana che ne rappresentano più dei tre quarti del totale.
  • Mediterraneo centrale: un discorso a parte deve essere fatto per la rotta di migranti che tentano di raggiungere l’Europa attraverso il Mediterraneo Centrale. Questo, infatti, è l’unico canale di transito che ha assistito a gennaio 2020 a più di un raddoppio rispetto al mese precedente, raggiungendo circa 1500 ingressi. Questi dati rappresentano un aumento non solo rispetto a dicembre 2019, ma anche rispetto ai numeri presenti nel rapporto di Frontex di gennaio 2019. Le tre nazionalità rilevate in maggioranza su questa rotta vedono in testa migranti provenienti dall’Algeria, dalla Costa d’Avorio e dal Bangladesh.