Direttiva Salvini e Nave Jonio: astratto formalismo. Chi governa deve fare scelte che tutelano la vita umana

Dichiarazione Mario Morcone, direttore del Consiglio Italiano per i Rifugiati, alla stampa.

Direttiva Salvini e Nave Jonio: astratto formalismo. Chi governa deve fare scelte che tutelano la vita umana.

Roma, 19 marzo 2019.

Il Consiglio Italiano per i Rifugiati è estremamente preoccupato dalla Direttiva Salvini che vuole impedire l’ingresso sul territorio italiano delle persone soccorse dalla nave Mare Jonio. 

“È una circolare che esercita un astratto e un po’ ipocrita formalismo nell’analisi delle norme. Accetta il presupposto che i porti libici possano essere considerati sicuri e che l’attracco presso i porti tunisini e maltesi sia possibile. È una direttiva che non prende in alcuna considerazione il drammatico contesto reale” dichiara Mario Morcone direttore del Consiglio Italiano per i Rifugiati “Ci si comporta come se i Paesi con cui dividiamo lo spazio del Mare Mediterraneo fossero l’Olanda, la Germania o la Svezia. Ma, evidentemente, così non è. Serve responsabilità nelle scelte di governo, scelte che devono tutelare in primo luogo la vita umana”.

Da quando la guerra alle navi che soccorrono i migranti nel Mediterraneo ha avuto inizio, abbiamo visto un aumento esponenziale dei morti rispetto ai migranti sbarcati. Solo nel 2019 sono morte 152 persone a fronte di sole 471 persone sbarcate nel Mediterraneo centrale: 1 migrante su 3 di quanti cercano di percorrere questa rotta stanno perdendo la vita (dati OIM). Una cosa è condividere regole civili per comportamenti trasparenti, un’altra impedire operazioni di soccorso con un risultato evidente: diminuisce il numero delle persone sbarcate, ma aumenta il numero di quanti in percentuale perdono la vita.

 

Foto credits: Francesco Bellina