L’accordo di cooperazione per la gestione delle frontiere che l’Ue ha firmato con l’Albania

Mentre la rotta balcanica continua ad essere una delle più importanti vie d’accesso alla Fortezza Europa – con drammatici abusi e violazioni documentati su base quotidiana – lo scorso 5 ottobre l’Unione europea ha firmato con l’Albania un accordo di cooperazione per la gestione delle frontiere. Il primo accordo del genere tra un Paese terzo e l’UE, un accordo che prevede la possibilità che Frontex operi direttamente – sotto il controllo delle autorità Albanesi – su un territorio non dell’Unione.

Questo accordo consente a Frontex di coordinare la cooperazione operativa tra gli Stati membri dell’UE e l’Albania per la gestione delle frontiere esterne dell’UE. Frontex avrà la possibilità di agire alla frontiera esterna tra uno o più Stati membri confinanti e l’Albania. È previsto anche l’eventuale intervento sul territorio albanese, previo accordo dell’Albania.

I membri di Frontex avranno l’autorità di svolgere i compiti e di esercitare le competenze richieste per il controllo di frontiera e le operazioni di rimpatrio. I membri della squadra potranno svolgere compiti ed esercitare competenze nel territorio della Repubblica d’Albania esclusivamente sotto il controllo e, di norma, in presenza delle guardie di frontiera o di altro personale competente della Repubblica d’Albania.
Le attività previste dall’accordo vogliono contrastare la migrazione irregolare e la criminalità transfrontaliera, e possono apportare maggiore assistenza tecnica e operativa alla frontiera. Per ciascuna operazione dovrà essere concordato un piano tra l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera e l’Albania.

Prossime tappe
Il progetto di decisione relativa alla conclusione dell’accordo è stato trasmesso al Parlamento europeo, che sarà invitato a dare la sua approvazione ai fini della conclusione dell’accordo stesso.

 

Comunicato stampa – Commissione Europea: Gestione delle frontiere: l’UE firma un accordo con l’Albania sulla cooperazione con la guardia di frontiera e costiera europea