Un po’ di chiarezza sul caso dei richiedenti asilo che hanno lasciato il centro di Rocca di Papa

Roma, 7 settembre 2018 – La vicenda relativa all’allontanamento di circa 40 richiedenti asilo dal centro di accoglienza Mondo Migliore a Rocca di Papa nel quale la CEI si era offerta di accogliere alcuni delle persone a bordo della nave Diciotti necessita di essere approfondita. Gli spostamenti dei richiedenti asilo all’interno dell’Unione europea sono frequenti e interessano in particolar modo l’Italia che spesso, per molti di loro, rappresenta soltanto un Paese di transito e non la meta effettiva del viaggio. 

Nella maggior parte dei casi, le ragioni profonde di tale fenomeno riguardano i legami affettivi e familiari e le possibilità di integrazione in un determinato Paese. Ciò è particolarmente vero per gli eritrei, ma non solo, che trovano il sostegno di reti di comunità locali in Paesi quali Germania, Svezia e Francia.

Purtroppo gli strumenti normativi europei, in primo luogo il Regolamento Dublino, hanno creato un sistema fortemente iniquo e che va ad incidere in maniera significativa sulla libertà di movimento dei richiedenti asilo all’interno dell’Unione senza tener conto in maniera sostanziale dei legami culturali e familiari.

Per questo motivo occorre una riforma strutturale del Sistema europeo comune di asilo che preveda un meccanismo di ricollocamento attraverso il quale sarebbe possibile effettuare trasferimenti legali in altri Stati membri dell’Unione anche in base ai legami familiari dei richiedenti asilo.  La proposta di riforma votata dal Parlamento europeo prevedeva proprio questo. Per un approfondimento clicca qui.