C.S. – CIR: operativi nel centro per migranti Tarek al Matar in Libia da gennaio 2018

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Comunicato Stampa

C.S. – CIR: operativi nel centro per migranti Tarek al Matar in Libia da gennaio 2018

Roma, 22 dicembre 2017 – Il Consiglio Italiano per i Rifugiati, in partenariato con Cefa (Comitato europeo per la formazione e l’agricoltura) – capofila – e la Fondazione Albero della Vita, realizzerà l’intervento “Sostegno ai migranti del Centro Tarek al Matar e alla comunità ospitante” nell’ambito del Programma di Emergenza della Cooperazione Italiana. Le attività avranno inizio a partire dall’8 gennaio 2018 per i successivi quattro mesi.

In un contesto preoccupante come quello dei centri per migranti in Libia, l’iniziativa intende aumentare il livello di protezione della popolazione migrante del Centro di Taker al Matar, con una particolare attenzione per le categorie più vulnerabili. A ottobre il personale del CIR ha effettuato diversi sopraluoghi nel Centro per raccogliere le informazioni sui bisogni delle persone che si trovano all’interno.

Si prevedono altresì interventi di sostegno che favoriscano il miglioramento dei servizi sanitari per la comunità libica ospitante attraverso il supporto all’ospedale Tripoli Medical Center.

La detenzione di migranti in Libia è un fenomeno preesistente alla rivoluzione del 2011. I centri sono stati istituiti nei primi anni del 2000 per scoraggiare la migrazione in Libia e in Europa e già da allora alcune organizzazioni internazionali avevano denunciato gli abusi che avvenivano al loro interno.

L’iniziativa prevede due tipi di interventi: da un lato l’assistenza diretta alle persone, che si realizza attraverso la distribuzione di beni materiali e cibo, assistenza psicosociale e riabilitazione; dall’altro la formazione tecnico-operativa all’interno del centro al fine di avviare un processo di allineamento agli standard internazionali e promuovere il rispetto dei diritti umani fondamentali.

“Il CIR è presente in Libia dal 2009 con un ufficio a Tripoli, conosce bene il contesto ed è l’unica organizzazione che ha mantenuto lo staff internazionale anche nei momenti più difficili dal punto di vista della sicurezza. Perciò, l’intero progetto nasce da un’approfondita analisi del contesto e dei bisogni. Riteniamo quindi essenziale il contributo che questa iniziativa può portare ai migranti del Centro Tarek al Matar e alla comunità ospitante” dichiara il Presidente del CIR, Roberto Zaccaria.

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