Un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina: l’appello per la protezione dei minori e dei più giovani

È passato un anno dall’escalation del conflitto in Ucraina, che ha colpito e sfollato milioni di bambini. Nonostante i ripetuti appelli della comunità internazionale al ritiro delle truppe russe dall’Ucraina, la drammatica situazione dei bambini e dei giovani coinvolti in questa atroce guerra sembra essere senza alcuna soluzione a breve.

I bambini sono tra i più vulnerabili in tempo di guerra, i loro diritti fondamentali vengono costantemente violati: affrontano paure inimmaginabili, rischiano la vita e subiscono danni fisici e psicologici, rischiano di essere separati dalle loro famiglie e affrontare da soli gli orrori della guerra.

I bambini che devono sopportare la guerra senza la protezione di una famiglia corrono ancora più rischi di scomparire, essere sfruttati, maltrattati o trafficati. Il loro benessere e l’accesso alla protezione e alle cure devono essere una priorità per le autorità europee e nazionali.

Partendo da quanto è successo nell’anno passato, il CIR insieme a 14 organizzazioni della società civile europea che si battono per i diritti dei bambini ucraini e non solo, rivolgono alle autorità europee e nazionali raccomandazioni per garantire che tutti i bambini colpiti dalla guerra ricevano le cure e la protezione di cui hanno bisogno per restare al sicuro. Soprattutto, chiediamo alla comunità internazionale di lavorare con urgenza per la cessazione delle ostilità, intensificando gli sforzi diplomatici in tal senso, in modo che tutti i bambini possano vivere di nuovo in pace. I cofirmatari invitano le autorità internazionali, dell’Unione europea e nazionali a prevenire e rispondere ai rischi per la protezione dei minori che minacciano il benessere dei bambini all’interno e di coloro che fuggono dall’Ucraina.

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