Apolidia: disponibili gli aggiornamenti dell’Index e del Country Profile per l’Italia

Il Consiglio Italiano per i Rifugiati e l’ENS hanno pubblicato le analisi aggiornate sullo stato dei diritti e delle prassi in tema di Apolidia  in Italia.

Gli aggiornamenti del Country profile e dell’Index mostrano che purtroppo nel nostro Paese sono stati fatti pochi progressi per colmare le lacune che tuttora sussistono nella normativa, nelle politiche e nella prassi – anche rispetto alle misure di tutela degli apolidi contro la detenzione arbitraria – e per affrontare il rischio di apolidia che continua a colpire le comunità Rom.

Per questo motivo, riteniamo sia preoccupante che il Governo italiano, in occasione del Segmento di Alto Livello sull’Apolidia dell’UNHCR tenutosi nell’ottobre 2019 a Ginevra, non abbia assunto alcun impegno concreto per far fronte al problema dell’Apolidia.

Recentemente in Italia sono stati segnalati casi di detenzione di persone apolidi e non sono state adeguatamente attuate misure alternative alla detenzione. Desta inoltre preoccupazione la tendenza degli uffici dell’Anagrafe civile a registrare i bambini con una cittadinanza presunta, per esempio sulla base del Paese di origine dei genitori.

Tuttavia, nel giugno del 2019 la Corte di Cassazione ha emesso una sentenza positiva, stabilendo che le persone in attesa di accertamento dello status di apolide nonché le persone a rischio di Apolidia non devono essere trattenute ai fini dell’espulsione.

L’Index fornisce dati aggiornati  sulla popolazione apolide, nuove analisi sulla normativa e la prassi relative alla registrazione delle nascite, nonché informazioni sulla determinazione della cittadinanza per i bambini nati in Italia.

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