A Trieste, Gian Andrea e Lorena, psicoterapeuta lei e professore di filosofia in pensione lui, si prendono cura dei migranti che sono riusciti a superare le ostilità e le violenze della rotta Balcanica medicando i loro piedi sofferenti e le ferite. Dopo aver pubblicato sui social la testimonianza della loro spontanea iniziativa, hanno ricevuto donazioni e numerose adesioni da parte di giovani volontari grazie ai quali è stato possibile fondare l’associazione “Linea d’ombra” con l’obiettivo di continuare ad offrire cure, cibo, vestiti e scarpe ai migranti di passaggio presso la stazione di Trieste.
Una storia di spontanea accoglienza e solidarietà alla quale siamo poco abituati in un tempo dove l’immigrazione continua ad essere raccontata come emergenza e minaccia alla sicurezza, nonostante sia ormai un fenomeno in calo e strutturale della realtà italiana. Una storia che dimostra come le iniziative legislative ostili e la comunicazione mainstream fuorviante non siano riuscite a spegnere la volontà di fare rete per offrire un sostegno alle fasce più vulnerabili e bisognose della società in cui viviamo. Un supporto continuo e presente alla popolazione immigrata da parte di numerose persone che non viene raccontato di frequente, ma che c’è e dovrebbe essere maggiormente valorizzato.
Il servizio è realizzato da Rai News: https://bit.ly/38PwF2X