Il Ministero per i Beni e attività Culturali ha sospeso MigrArti

La notizia che il Ministero per i Beni e attività Culturali ha sospeso MigrArti per il 2019 ci lascia profondamente sconcertati.

Un’ulteriore conferma di un percorso che vuole rendere l’integrazione impossibile, creando marginalità e conflitto sociale.

Un concorso che è riuscito nel tempo a raccontare un’Italia inclusiva e solidale è per il nostro Paese ossigeno e linfa vitale.

“L’integrazione comincia nel momento in cui un migrante mette piede nel paese che considera come propria destinazione. È un processo bidirezionale e dinamico, che pone domande sia alla società di accoglienza che agli individui e comunità che vi sopraggiungono. Per questo pensiamo che di fronte alle difficili sfide del presente sia un obbligo prepararsi a questo percorso rappresentando la realtà della convivenza con linguaggi contemporanei e con uno sguardo di apertura sul mondo. Esattamente quanto Migrarti stimolava a fare selezionando opere che rappresentavano un efficace mezzo di contrasto ai discorsi di incitamento all’odio e al razzismo. Non riusciamo a comprendere questa  posizione grave e assolutamente inspiegabile” dichiara Roberto Zaccaria, Presidente del CIR.

Qui il pezzo di Articolo21 che denuncia il blocco.