La tortura è reato

Roma, 6 luglio 2017 – Dopo quattro anni e un iter complicato, la Camera approva in via definitiva il disegno di legge che introduce il delitto di tortura nell’ordinamento italiano con 198 voti favorevoli, 35 contrari e 104 astenuti.

La proposta di legge introduce nel titolo XII (Delitti contro la persona), sez. III (Delitti contro la libertà morale), del codice penale, i reati di tortura (art. 613-bis) e di istigazione alla tortura (art. 613-ter).

Le pene previste vanno da 4 a 10 anni di reclusione per chi, con violenze o minacce gravi ovvero agendo con crudeltà cagiona acute sofferenze fisiche o un verificabile trauma psichico a persona privata della libertà personale o affidata alla sua custodia, potestà, vigilanza, controllo, cura o assistenza ovvero che si trovi in situazione di minorata difesa, se il fatto è commesso con più condotte ovvero comporta un trattamento inumano e degradante per la dignità della persona. La reclusione può arrivare fino a 12 anni se a commettere il reato è un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio, con abuso dei poteri o in violazione dei suoi doveri.

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